L’anca è una delle più robuste articolazioni del corpo umano, ed è definita una articolazione di tipo “ball and socket”; può essere qundi semplificata come una sfera all’interno di una coppa. Questa particolare anatomia rende l’anca molto mobile e molto stabile, grazie anche ad una serie di legamenti e alla capsula articolare che rendono ben saldi i rapporti tra i due capi articolari. Ciò è una consizione necessaria per permetterci di sorreggere il peso di tutto il corpo durante il cammino, la corsa, e l’attività sportiva. Pertanto, l’integrità delle strutture osteo-legamentose ed il loro funzionamento armonico è fondamentale per il mantenimento della buona salute dell’anca, della sua mobilità e della assenza di dolore.
Nel corso della vita, in seguito a traumi o incidenti acuti, microtraumi di lieve entità ma ripetuti nel tempo, o più frequentemente in conseguenza del semplice e fisiologico “invecchiamento” dei tessuti, l’anca può andare in contro a degenerazione.
Generalmente, i sintomi della patologie ortopediche dell’anca sono molto semplici ma altrettanto disabilitanti. Infatti, la maggiorparte di queste patologie, soprattutto quelle croniche e degenerative (come l’artrosi), si manifestano con una progressiva rigidità associata a vivo dolore durante i movimenti di rotazione. E’ chiaro come una articolazione che fa della mobilità il suo punto di forza possa causare serie problematiche anche per piccole riduzioni della mobilità. Ad esempio, può diventare complesso persino allacciarsi le scarpe!
E’ dunque fondamentale una visita Ortopedica, eventualmente integrata con degli adeguati esami strumentali come una radiografia, una risonanza magnetica o una TAC, per raggiungere una diagnosi corretta, che rappresenta il necessario punto di partenza per un trattamento efficace.
La visita Ortopedica dell’Anca prevede una indagine anamnestica, ovvero un riassunto della storia clinica, dei traumi e dei sintomi. Questa è integrata da una serie di manovre atte a identificare le strutture “danneggiate”. Infine, il quadro è completato con la visione degli esami strumentali in possesso del paziente (che si invita a portare con sè ad ogni visita!). In alcuni casi, quando necessario a dirimere la diagnosi, la visita può essere integrata con una ecografia eseguita seduta stante, evitando quindi di inviare il paziente a domicilio per l’esecuzione dell’esame. Un clinico Esperto può impiegare anche pochi minuti per portare a temine questi compiti. E’ invece indispensabile dedicare il tempo necessario a spiegare al paziente la propria patologia e le caratteristiche delle vari tipi di trattamento.
A seconda della diagnosi, sono disponibili delle opzioni terapeutiche per trattare ogni specifica patologia.
Medico Chirurgo, Specialista in Ortopedia e Traumatologia. Dirigente Medico presso l’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna. Professore a Contratto all’Università di Bologna.
Visita a Bologna, Milano, Rimini, Udine.
Iscritto all’Albo dei Medici Chirurghi di Bologna N° 16456
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